Alessio, si era svegliato con una tristezza nel cuore. Non era riuscito a dormire tutta la notte. quel pensiero gli toglieva il respiro. Era la prima volta, dopo 48 anni, che non passava il primo giorno delle festività natalizie con la sua famiglia. Il pensiero di quella tavola imbandita di tutto punto; l'odore di famiglia che sentiva varcando la porta di casa dei suoi genitori. La madre, che lo portava nella camera da pranzo per mostrargli i piatti dell'antipasto, pronti per essere mangiati in una armonia indescrivibile. Il tempo si fermava in quelle ora passate insieme. Tutti felici. Tutti con la volontà di passare insieme una bella giornata, con la capacità di lasciare fuori dalla porta tutti i problemi. Alessio non riusciva a non pensare a quell'appuntamento mancato. Seduto sul letto, sguardo nel vuoto; la sua musica sempre di sottofondo. Aveva deciso di non fare finta di niente, e di viversi quella tristezza, quella angoscia. Non voleva prendersi in giro... non quel giorno! Alessio stava trovando se stesso in un cammino difficile, pieno di soddisfazioni, e pieno di difficoltà E c'era anche chi pensava che, la sua vita era un divertimento. C'era chi pensava che, vivere nella città dai capelli biondi, era per lui una euforia. Era solo, maledettamente solo. Ma era forte, ci stava riuscendo; stava riuscendo a diventare uomo. Ma quel giorno scatenò in lui una sensazione di inadeguatezza incredibile. Il Natale era alle porte e lui lo avrebbe vissuto lontano. Non era ancora pronto ad affrontare un rientro, o forse, non lo voleva quel rientro, visto come si stavano mettendo le cose. Ma la sua famiglia, gli mancava. Tutto il sapore del suo Natale gli mancava. Stando lontano, aveva consolidato dei bellissimi rapporti con persone che aveva smarrito nel tempo. Aveva iniziato a sorridere alla vita nonostante tutto. Aveva capito che la felicità...è povera. Ma non ci riusciva a smettere di piangere in quel giorno buio, con una neve silenziosa... Chiuse gli occhi bagnati e volò con la mente in quel bellissimo tavolo rotondo, e riuscì a sentire la voce di tutti....riusciva anche a sentire l'odore del salmone affumicato che tanto piaceva a sua mamma. Era anche lui li con loro, sorrideva, si divertiva, guardava, era come se tutto non fosse mai cambiato... fece un respiro... e dalla sua bocca uscì con naturalezza quella frase che lo colpì....Ti voglio mamma, ci sono anche io oggi con te! ... Fece un sorriso, e... riuscì a vincere anche quella brutta sensazione. Stava veramente crescendo.
Mau
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