martedì 29 gennaio 2013

Lo zaino di Alessio

"Voglia di scrivere. Voglia di esprimere quello che ho dentro. Il tempo fuori dalla finestra non aiuta certo a darmi quella spinta in più necessaria a tirarmi fuori dal mio stato di torpore interno. La sensazione di avere tante porte davanti a me; chiuse scure, senza indicazione e senza importanza. Tutte uguali. La mia mano trema solo al pensiero di prendere la porta sbagliata ancora una volta. Tante porte aperte che hanno mostrato una luce falsa, irreale, che mi ha dato dei grossi palliativi, ma che nascondeva, inganni, bugie, falsità. Oggi devo assolutamente aprirne un'altra, ma non ne ho il coraggio." Questo era lo stato d'animo di Alessio al suo risveglio. Si muoveva disordinatamente nella sua stanza, come un felino in cerca della sua preda. Voleva uscire definitivamente dall'incubo. Era cosciente che la libertà era li, a due passi da lui, ma aveva paura. Aveva il terrore di sbagliare ancora. Portava ancora i segni dei suoi fallimenti, delle sue disavventure, ma guardandosi allo specchio , vedeva ancora uomo con la voglia di vivere, di sentirsi ancora in pista. Voleva vincere quella nuova battaglia. Ma questa volta era terrorizzato. "Lo so che ce la posso fare, ma cosa fare esattamente. Non ho mai avuto dubbi su quello che mi accingevo a fare, e, dopo avere capito che, non avere quei dubbi, mi ha portato alla rovina, sento che ogni mio passo è colmo di incertezze. Mi continuo a fare mille domande sul mio essere; cosa voglio fare per essere sereno. Io lo so, ma devo anche combattere con la realtà quotidiana. Ho scelto la strada dell'estero, ho iniziato a respirare una nuova vita, mentre quella che avevo lasciato nella mia vecchia terra, continuava imperterrita a sgretolarsi. Tutto era irrimediabilmente finito. Ed io qui lontano da tutto e da tutti che continuo a sentire il peso dello zaino indossato tanti anni fa. Io lo so che dietro una di quelle porte c'è la risposta a tante cose. Ma questo zaino non vuole ancora scendere definitivamente dalle mie spalle. Coraggio Alessio. Devi avere coraggio. Voglio aprirla quella porta, voglio ancora vedere la luce. ma voglio una luce vera, calda, una luce che da forza al mio spirito e che riscalda le mie guance ormai secche dalle tante lacrime versate... " Alessio era pronto a togliersi definitivamente quello zaino; ci stava provando, ogni giorno. Ma oggi, proprio oggi, sentiva che le sue spalle erano veramente stanche. Basta Alessio! VIVI!

Mau DreamWriter

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