sabato 29 dicembre 2012

Tempo di bilanci...

E' ora di bilanci. Mancano solo due giorni alla fine di questo 2012 e, forse è il caso di fermarsi e fare il bilancio di questi giorni trascorsi, questi giorni ormai alle nostre spalle. Mi siedo e, mentre ascolto Skyfall di Adele, mi vengono in mente, come in film, tutte le immagini di questi ultimi mesi. Quante cose sono successe. Mai nella mia vita ho vissuto un anno così intenso. Cambiamenti radicali, abbandoni, rinascite, stravolgimenti emotivi, TUTTO! Come se la vita, ad un certo punto, mi abbia presentato il conto. E mi sono trovato alla cassa dei miei primi 48 anni. Un prezzo altissimo e dovuto. Ma un prezzo che sto onorando con la dignità di chi vuole partire con il piede diverso, con la consapevolezza dei suoi reali limiti e delle sue grandi potenzialità: Molte persone sono per me solo un ricordo sbiadito. Non riesco neppure a ricordarne il volto. Persone che, hanno mangiato, bevuto, sorriso alla mia tavola. Persone che, seduti sul mio divano, hanno giocato, guardato partite, insomma si sono beate del mio mondo. Poi, quando l'interruttore si è spento, si sono alzati da quel divano e, senza dire nemmeno grazie, sono sparite. Non faccio i nomi per dignità, ma chi leggerà queste righe capirà. E' sempre facile nella vita, giudicare, puntare il dito. Mai nessuno che guarda le cose da più punti di vista. Poi mi sono accorto che questo squallore non fa che irrobustire la mia emotività. Inizio a cambiare dentro, inizio a essere egoista. Ma un egoismo pulito, vero, protettivo. Quello che mi protegge e che mi slancia verso un nuovo futuro. Oggi, non so rispondere. Se mi chiedi come vedo il mio futuro, non so cosa dirti. So che voglio vivere un presente sereno, tranquillo, povero! Quante persone ho riscoperto in questo anno. Quante non ne frequenterò più. Sorrisi inaspettati, e occhi cattivi ancora più inaspettati. Scorrere la rubrica del telefono e vedere che, ormai, sono veramente poche le persone che mi sono ancora vicine. Ma questo mi da la forza di andare avanti. L'esperienza delle scrivere un Romanzo tutto mio, è stata bellissima. Mi rende fiero delle mie emozioni. E pensare che l'unica persona che avrei voluto che mi dicesse "bravo" non l'ha fatto. Strana la vita. Un giorno, tempo fa, un mio amico mi ha detto: "forse questo nuovo Maurizio, più vero, più disinteressato, può non piacere a chi invece puntava nella sua vita su altro". Inizialmente non gli ho dato retta, ma oggi penso che quelle parole sono scolpite nel marmo della mia vita. Dopo anni, a fatica, ma con la mia dignità, unica cosa che mi è rimasta, posso dire... CI SONO!
Buon Anno a TUTTI!

Dedico questo mio post ai miei amici!....quelli veri!!!

venerdì 21 dicembre 2012

…Devo fare! Devo essere! Devo comportarmi! Devo dire!...

Oggi ho l'onore di ospitare nel mio blog la Dott.ssa Consuelo Cesaroni. Conosco praticamente da sempre questa donna, e ho seguito da vicino i suoi sviluppi professionali. Penso che, Consuelo sia l'esatto esempio, di chi, nonostante tutto, prende la sua vita nelle mani, e dedica tutto il suo tempo, le sue energie, la sua intelligenza, a quello che la fa sentire libera... libera di di respirare, di condividere, di aiutare, di emozionare. Grazie Consuelo!


Spesso le persone vivono in modo non libero al ritmo di impulsi repressi:
…..Devo fare! Devo essere! Devo comportarmi! Devo dire!................
Il più delle volte questi “devo” servono da scudo contro la realtà e la vita che incombe con la sua incertezza ed imprevedibilità. L’illusoria  perfezione della realtà esterna, in tal modo, si contrappone e bilancia il caos e la fragilità del mondo psichico interno. Muoversi sempre verso un ideale di perfezione (“devo fare bene”, “devo essere nel giusto”,….) significa, come afferma Ricardo Peter, uscire dalla vita o, ancora peggio , non entrarci mai. Sono ormai molti gli studiosi che hanno evidenziato come i “devo” siano sintomo di una paura d’abbandono  e di una angoscia di morte. La tensione, infatti, per un impiego perfetto del tempo è connessa al senso si finitudine della vita umana. 
Attualmente esistono molte “superdonne” e “superuomini” che devono lavorare senza contare le ore, devono gestire la famiglia, devono seguire corsi, devono mantenere la linea, si affannano a seguire il ritmo dei devo che la società odierna scandisce per essere donne ed uomini  completi, impeccabili, perfetti in ogni cosa.
Spesso queste “superdonne” o “super- ragazze”  e “superuomini” o “super- ragazzi” tentano, in questo modo, di mettere a tacere mancanze, di rispondere alle aspettative familiari che non hanno saputo soddisfare e che si trascinano come una catena con una palla al piede. Spesso l’energia che sprigionano porta all’ illusione che siano nel pieno possesso delle loro forze e che tutto vada bene, nascondendo la profonda fragilità. Si possono cosi, creare situazioni senza via d’uscita in cui sono prigionieri dei “devo” e dei successi da mantenere.
Le persone, cosi, imprigionate nei propri “devo” interni si impongono uno stress enorme che sconvolge l’orologio interno, il sistema immunitario, il sistema gastrointestinale, il sonno. Spesso la convinzione, nata nelle relazioni primarie con le figure genitoriali, che sta alla base di tutto questo, è che si deve far bene, si deve essere bravi  per meritarsi amore ed attenzione.


martedì 18 dicembre 2012

Un italiano all'estero...

Cosa fa un italiano all'estero? Ci avete mai pensato come vive un italiano all'estero? Perchè un italiano sceglie di vivere in un  paese che ha tradizioni diverse dalle sue? Fino a qualche tempo, queste, erano domande che non mi ero mai posto. Ma nel momento che davanti a me si è prospettata la possibilità di fare una esperienza lavorativa fuori dai confini nazionali, qualche domanda me la sono posta. Iniziamo con il dire che quando arrivi in un paese straniero, tutto è nuovo; sembra di vivere lo start di una nuova vacanza. Ma ti accorgi subito che, tutto è molto differente da una vacanza. Intanto inizi a capire come muoverti. La maggior parte delle volte vai a vivere subito in una casa, e questo è notevolmente diverso da una vacanza. Inizi a scontrarti con quelle piccole cose che compongono la vita quotidiana, con la differenza che non sai nemmeno dove andare a comprare una scopa per fare pulizia. Quindi il primo desiderio è quello di conoscere qualcuno che, prima di te, abbia fatto la stessa esperienza e che ti dia una mano. E qui scatta quella ricerca spasmodica di un connazionale. Capisci subito il perchè si creano le comunità di italiani all'estero. Tutti cercano tutti e si danno una mano. Come se si creasse una grande famiglia. Ecco io ho trovato un gruppo di persone che sono diventate la mia famiglia estera. Persone con cui condividi tutto. Condividi esperienze, gioie, momenti meno belli, e soprattutto condividi la vita. Quando sei lontano non puoi permetterti di stare da solo; vedi le persone con occhi differenti ed impari ad accettare tutti per il meglio che ti possono dare. Conosci le storie di tutti e, tutti conoscono la tua. La prima risposta che ti dai, è del perchè, un italiano, decide di vivere all'estero. Ovviamente non è una risposta oggettiva, ma tutti sono comunque alla ricerca di qualcosa che in patria non hanno trovato.In sfaccettature differenti, ma con un comune denominatore... la ricerca di qualcosa di diverso. Un italiano all'estero vive la sua vita sentendosi un ospite in casa di altri. Rispetta le culture, e le tradizioni altrui. Ci sono anche quelli che, causa del loro comportamento, sminuiscono la credibilità italiana, ma solitamente vengono isolati. Ma, ogni cosa bella ha il rovescio della medaglia. Quella parte scura che nessuno dice, ma che è presente nell'animo di tutti. Il desiderio dei sapori, dei colori, delle sensazioni della propia terra. Si della terra. Quell'insieme di tradizioni, di abitudini, di quotidianità che ti circondano quando sei nella tua Italia. Ti manca, il caffè veloce con un cornetto. Ti manca il clacson rumoroso al semaforo. Ti manca la cena con gli affetti. Ti manca la tua famiglia. Ma non lo dici. Lo tieni dentro di te, ma riesci a leggerlo negli occhi di tutti. una solitudine sorda; irreale. Ti capita di alzarti la mattina e sperare di essere nella tua città. Di accendere la radio e ascoltare la tua lingua. Ma non è così. Quella nuova città che ha aperto le sue braccia e ti ha accolto tra i suoi figli, sarà sempre una mamma lontana, una mamma fredda e distante dalle tue sensazioni ed emozioni.

Mau

venerdì 14 dicembre 2012

L'importanza di un padre...

Stamattina mi sono svegliato e, andando a controllare la posta sul mio MacBook, leggo che il padre di un mio carissimo amico ha lasciato silenziosamente questa vita. Una stretta al cuore; quella sensazione che si prova in questi casi; lo smarrimento, il dolore, il silenzio. Ti verrebbe di correre da lui ed abbracciarlo. Ma sei lontano. E non sai quali sono le parole giuste da usare. Quella brutta espressione che usiamo di solito; quel dire "condoglianze" che non serve a nulla se non a rendere formale un sentimento puro di disagio. Meglio tacere, e lasciare al silenzio il compito di curare le ferite, di accompagnare il pianto per la perdita di una persona cara. Quando hai tuo padre accanto, tutto sembra scontato; pensi che sia immortale, pensi che sarà la tua guida, il tuo faro per tutta la vita. Troppo spesso dai tutto per scontato. Anche non dire un ti voglio bene, sembra normale. Non pensiamo mai a quante occasioni abbiamo perso a non esprimere il nostro amore, la nostra gratitudine per averci messo al mondo e averci fatto crescere. Poi arriva quel giorno, e vorresti urlare, vorresti tornare indietro e dire molte cose; ma ora è troppo tardi, non puoi più. Arriva il giorno del dolore. E solo qual giorno ti rendi conto di quanto ti manca e ti mancherà quello sguardo, quel respiro, quella voce, dolce e severa. Ti senti solo. Ti senti indifeso. Sei li con lo sguardo fisso su quel corpo, che spesso ha guidato la tua vita, le tue scelte. Come un vecchio condottiero stanco, ripone oggi la sua spada, come a dirti... ho fatto tutto quello che potevo fare per farti diventare un uomo figlio mio... ora pensa tu a essere un padre generoso e presente... lascio a te la mia spada... usala per proteggere la tua vita, per proteggere la tua famiglia... ora dovrai capire che sei finalmente diventato... un UOMO!

Dedicata a chi sa...

Mau

sabato 8 dicembre 2012

Ci sono anche io...

Alessio, si era svegliato con una tristezza nel cuore. Non era riuscito a dormire tutta la notte. quel pensiero gli toglieva il respiro. Era la prima volta, dopo 48 anni, che non passava il primo giorno delle festività natalizie con la sua famiglia. Il pensiero di quella tavola imbandita di tutto punto; l'odore di famiglia che sentiva varcando la porta di casa dei suoi genitori. La madre, che lo portava nella camera da pranzo per mostrargli i piatti dell'antipasto, pronti per essere mangiati in una armonia indescrivibile. Il tempo si fermava in quelle ora passate insieme. Tutti felici. Tutti con la volontà di passare insieme una bella giornata,  con la capacità di lasciare fuori dalla porta tutti i problemi. Alessio non riusciva a non pensare a quell'appuntamento mancato. Seduto sul letto, sguardo nel vuoto; la sua musica sempre di sottofondo. Aveva deciso di non fare finta di niente, e di viversi quella tristezza, quella angoscia. Non voleva prendersi in giro... non quel giorno! Alessio stava trovando se stesso in un cammino difficile, pieno di soddisfazioni,  e pieno di  difficoltà E c'era anche chi pensava che, la sua vita era un divertimento. C'era chi pensava che, vivere nella città dai capelli biondi, era per lui una euforia. Era solo, maledettamente solo. Ma era forte, ci stava riuscendo; stava riuscendo a diventare uomo. Ma quel giorno scatenò in lui una sensazione di inadeguatezza incredibile. Il Natale era alle porte e lui lo avrebbe vissuto lontano. Non era ancora pronto ad affrontare un rientro, o forse, non lo voleva quel rientro, visto come si stavano mettendo le cose. Ma la sua famiglia, gli mancava. Tutto il sapore del suo Natale gli mancava. Stando lontano, aveva consolidato dei bellissimi rapporti con persone che aveva smarrito nel tempo. Aveva iniziato a sorridere alla vita nonostante tutto. Aveva capito che la felicità...è povera. Ma non ci riusciva a smettere di piangere in quel giorno buio, con una neve silenziosa... Chiuse gli occhi bagnati e volò con la mente in quel bellissimo tavolo rotondo, e riuscì a sentire la voce di tutti....riusciva anche a sentire l'odore del  salmone affumicato che tanto piaceva a sua mamma. Era anche lui li con loro, sorrideva, si divertiva, guardava, era come se tutto non fosse mai cambiato... fece un respiro... e dalla sua bocca uscì con naturalezza quella frase che lo colpì....Ti voglio mamma, ci sono anche io oggi con te! ... Fece un sorriso, e... riuscì a vincere anche quella brutta sensazione. Stava veramente crescendo.

Mau

giovedì 6 dicembre 2012

Dedicato a te....

Nella mente un pensiero. Nella mente un unico pensiero. Tu Mia dolce amica, Mia dolce compagna di giochi. Sento il tuo odore, ma non sei con me. Sei lontana a correre sui prati, senza di me che sono andato via da te. Non riesco a trattenere le lacrime. Vedo il tuo muso davanti a me ogni volta che incontro l'amico di qualcun altro. Eppure ci siamo divertiti insieme; mi ricordo quando ti presi in braccio la prima volta, quando con i tuoi occhi mi chiedevi protezione. Io giurai che ti avrei protetto sempre, ma ora sono lontano e non posso nemmeno vederti. Tu lo sai che io non ci sono, ma forse, il tempo, per te non è così preciso come il mio. Mi sveglio la mattina e ti vedo nella  fotografia sempre vicino a me; lavoro al mio computer e sento il tuo respiro vicino le gambe. Vorrei stringerti, vorrei dirti che sei l'amore della mia vita, vorrei vederti ancora scodinzolare davanti a me, ma sei lontana. Mia dolce Cecilia, stasera dedico a te questa mia emozione. Non avrei mai pensato che ci si potesse innamorare di una amica a 4 zampe, ma sei nella mia vita nella mia testa ogni giorno. Ti chiedo solo, se puoi, mia dolce cucciola, di pensarmi durante i tuoi giochi, durante i tuoi sonni, durante le tue scorpacciate, perchè io ci sono amore mio...sono sempre con te... Spero di riabbracciarti presto come ci piace tanto. Mi raccomando fai la brava però, e non abbaiare troppo...ma tanto lo so che sei sempre stata dolcissima e forse avresti meritato di più... Oggi ho letto su Facebook una frase sul giusto significato dell'amore...stasera dico che amore è anche stare seduti e guardare negli occhi il proprio cane che ingenuo ti porge la zampa e, senza nessuna condizione ti dice... FIDATI DI ME....io ci sarò sempre qui a difenderti.

Mau

martedì 4 dicembre 2012

Intervista rilasciata a WebHypnoticEvolution

Buongiorno a tutti. Ieri sera è stata una serata molto particolare. Invitato presso WebHynoticEvolution, abbiamo iniziato a fare la nostra intervista. Grazie ad un Alex Dj pronto e puntuale nelle sue domande, sono state molte le persone che hanno partecipato attivamente alla trasmissione. Ad un certo punto sul finire della trasmissione, Alex mi fa una domanda molto particolare. Precisamente mi chiede di elencare le persone che sono state accanto a me nella mia vita. Le persone che maggiormente hanno rappresentato qualcosa per me...insomma mi invitava a fare un "outing". Sinceramente, questo mi ha spiazzato un po'. Non ero sicuro di voler parlare di me davanti ad un microfono. Ho ripercorso in un istante tutti i passaggi della mia vita che, oltremodo, mi hanno portato alla stesura del mio libro. Non potevo tradire tutto quel lavoro fatto. Non potevo tradire "lui", il mio figlio cartaceo. Allora sono partito. Ho chiuso gli occhi e, come un fiume le mie parole sono uscite. C'era un silenzio irreale attorno a me. Un ascolto educato e rispettoso nei miei confronti. La mia voce, spesso, appesantita dall'emozione  ha ripercorso fasi importanti del mio stato d'animo. Ha ripercorso i momenti felici e i momenti bui della mia vita. Alla fine ce l'ho fatta. Ci sono riuscito. Grazie a tutti quelli che mi hanno ascoltato e, hanno condiviso con me questo momento importante.

Vi allego il link dove poter ascoltare la puntata integrale della trasmissione. Grazie ancora ad Alex Dj

Puntata "Appuntamento al buio" Ospite Maurizio D'Agapito

lunedì 3 dicembre 2012

Natale si avvicina...

Abbiamo appena riposto il costume nel cassetto, ed ecco che l'aria del Natale è alle porte. Il Natale, una festa calda. Tutti, spesso, ne vorremmo distaccarci; il problema dei regali, della cena della vigilia e del pranzo. Ma diciamoci la verità: il Natale è bello. Ti fa sentire il calore della tua casa; i sorrisi di chi ti vuole bene. Il Natale è una giornata magica. metti tutti i rancori nell'armadio e ti godi gli affetti. Ti godi l'amore dei tuoi genitori, ti godi il calore della tua famiglia, ti godi lo sguardo dei bambini con gli occhi spalancati davanti all'incredulità dei regali. Ieri camminavo per le vie della città che mi ospita, e l'aria del Natale aveva un sapore surreale. Per la prima volta ho visto le renne. Una folla di persone coperte da un freddo incredibile, con lo sguardo già pronto a festeggiare la festa di Santa Claus. I bambini nelle piccole slitte trascinati dai genitori, e un palco nella piazza centrale, con un coro polifonico che cantava le tipiche melodie natalizie. Ho pensato a chi, come me, si trova lontano dagli affetti, e che guardandosi intorno vede solo visi sconosciuti. Visi che ti sorridono ma che non riescono a trasmetterti gli affetti che desideri. Quanti italiani all'estero provano questo? Quanti sono quelli che si sentono soli la notte di Natale? Quanti sono gli anziani che, abbandonati da tutti, non hanno nemmeno un sorriso d'amore. Questo mi ha rattristato. Oggi, che sono lontano anche io, riesco a percepire questo stato di solitudine, questo stato di mancanza di affetto. Ma la vita ti sottopone ogni giorno un esame che devi superare, e la voglia di andare avanti è sempre forte. Vorrei solo che la notte di Natale, quando ci scambieremo gli auguri, fermiamoci qualche minuto in silenzio e mandiamo un saluto virtuale, con la nostra mente, con il nostro affetto a chi, in quel momento, non ha nessuno con cui festeggiare...

Mau

venerdì 30 novembre 2012

Intervista rilasciata al famoso Blog "Voltare Pagina" di Tiziana Cazziero

Buongiorno amici,
oggi vi riporto l'intervista rilasciata al famoso Blog di Tiziana Cazziero, scrittrice, "Voltare Pagina".


Intervista allo scrittore Maurizio D'Agapito

Riprende la mia rubrica dedicata alle interviste agli scrittori emergenti, esordienti o dedicata a quegli scrittori che richiedono visibilità, una rubrica che molti hanno imparato ad apprezzare dedicata al mondo dell'editoria soprattutto emergente.

Oggi vi presento lo scrittore Maurizio D'Agapito autore del libro "I Palazzi mi guardano".




Conoscete questo scrittore attraverso le sue stesse parole.

Intervista


Intervista allo scrittore Maurizio D’Agapito autore del libro “I palazzi mi guardano. Viaggio con un biglietto di solo ritorno”.

1.      Ciao Maurizio e ben arrivato nel mio blog. Parlaci un po’ di te, come diventa scrittore un consulente aziendale?

Ciao Tiziana,
forse sarebbe più facile dire il contrario; ma scherzi a parte, è da molti anni che mi interesso di arte e di musica. Ho avuto la fortuna di studiare la chitarra sin da bambino, e poi di fare il Liceo Classico, che ha aperto la mia sensibilità artistica. Ma, per scelte sbagliate, ho frequentato una facoltà diversa dalle mie peculiarità e, fino allo scorso anno, ho svolto la professione di consulente aziendale. Ma per la serie, non è mai troppo tardi, dopo una crisi lavorativa, ho deciso di fare quello che mi piaceva di più...scrivere; e, come dico sempre,... le mani sono partite da sole!

2.      Hai dichiarato che sei arrivato alla scrittura in tarda età, come sei giunto a questa decisione, qual è stata la molla che ha fatto scattare la scintilla verso la scrittura?

Spesso si ha la voglia di esprimere quello che si sente dentro. C’è chi riesce a farlo nell’arte pittorica, chi in quella musicale. Io avevo voglia di raccontare delle emozioni, e dopo una lunga esperienza nei Blog, ho deciso di scrivere il primo romanzo. In un primo momento non pensavo di pubblicarlo, ma piano piano le persone che insieme a me condividevano le pagine che scrivevo, mi hanno convinto a fare il grande passo, e, oggi che stringo in mano una copia del mio libro provo una emozione grandissima.

3.      Parlaci del tuo libro “I palazzi mi guardano. Viaggio con un biglietto di solo ritorno”; ho letto che è autobiografico quanto c’è di te nel suo personaggio principale Alessio?

Di solito rispondo a questa domanda molto semplicemente dicendo: Alessio potrebbe essere un personaggio di fantasia o, essere un personaggio reale, ma sono convinto che molti, leggendo il romanzo, si ritroveranno in lui...io compreso!
4.      Esponici a grandi linee la trama e su cosa è incentrato il libro.

Alessio è un uomo che decide di riprendersi la vita nelle proprie mani; a causa di un fallimento professionale, decide di trasferirsi in un paese del Nord Europa. Qui incontra nuove amicizie e, vive le esperienze e le tradizioni diverse dalle sue. Attraverso queste nuove vicende, e con richiamo alla sua storia passata, cerca di ritrovare le sue emozioni e ripartire di slancio verso una nuova vita.

5.      C’è qualche messaggio che vorresti inviare ai tuoi lettori?

Il messaggio importante che voglio lanciare è quello che qualsiasi cosa succede nella vita di un uomo, si ha sempre la possibilità di risalire. Il romanzo tratta dei problemi della depressione, dell’epilessia; problemi che molto spesso non vengono trattati per la paura di metterli in piazza. Alessio lo fa. Descrive le sensazioni provate e le esperienze vissute accanto ai suoi scheletri.

6.      Come sei arrivato alla pubblicazione? Parlaci della tua esperienza con le case editrici.

Una volta che ho deciso di pubblicare il libro, mi sono messo alla ricerca di notizie nei forum dedicati. Da una attenta lettura, ho notato che, se avessi aspettato che una casa editrice pubblicasse il romanzo, forse avrei atteso anni. Quindi ho deciso di autopubblicarmi utilizzando un servizio di self-publishing. Mi sto occupando io della promozione, attraverso la rete, i social network, e le web radio.
7.      Hai altri progetti letterari per il futuro?

Sto già scrivendo un altro Romanzo.

8.      Perché un lettore dovrebbe decidere di acquistare il tuo libro?
Forse perchè è un bel libro? :-)

Grazie di essere stato mio ospite, se vuoi puoi aggiungere qualcosa che non è stato detto e magari qualche link su come e dove acquistare il tuo libro.

Volevo ringraziarti personalmente per questa intervista; ritengo che il lavoro che fai è molto importante per gli scrittori emergenti. Dovremmo tutti collaborare affinchè le nostre opere vengano conosciute più possibile.
Per quanto riguarda il link

Grazie
Maurizio D’Agapito

Grazie a te Maurizio, divulgare la cultura è un qualcosa che dovremmo fare tutti.

giovedì 29 novembre 2012

La voglia di scrivere...

Irrefrenabile! Quando ormai sei preso dalla voglia di scrivere, ogni momento della tua giornata è buono per farlo. In questo momento davanti a me, una fotografia naturale bellissima... la neve che scende silenziosa sul Mar Baltico. Una sfumatura di bianco in un cielo che si confonde all'orizzonte... Da giorni ho iniziato a scrivere il mio secondo romanzo. Eppure non avevo mai scritto... non avevo mai provato queste emozioni. E' come vivere con i tuoi personaggi, guardarli muoversi davanti a te, parlare, vivere, respirare. Sono li e, a volte, si girano verso di me quasi a chiedermi quale battuta dire o quale movimento fare... il tuo film, la tua storia. Oggi riporto un piccolo passaggio


...“Balli?”
“Speravo che me lo chiedessi”
Come d’incanto, le luci già tenui della stanza, si affievolirono ancora di più, e la sola luce ambrata delle candele rendeva l’ambiente emozionante; le note di One more night di Phil Collins, uscirono delicate da altoparlanti nascosti nella stanza. Tutto era perfetto; tutto era tremendamente romantico. I loro corpi si avvicinarono e teneramente, per la prima volta ne sentirono il reciproco calore. 
“Non vedevo l’ora di abbracciarti Monica...”
“No ti prego non parlare; voglio vivere una magia che fino a oggi era solo nei miei desideri” Chiuse gli occhi e poggiò la sua testa sulla spalla di lui. Due splendide ombre riflesse su un pavimento di legno, due figure unite da una armonia di suoni. Lei sollevò la testa e lo guardò fisso negli occhi. le loro labbra erano ora vicine, sentivano il loro respiro. Chiusero gli occhi e si baciarono delicatamente...

Buona giornata

Mau

mercoledì 28 novembre 2012

Il mestiere di scrivere...(Part 2)

Dopo la pubblicazione del mio articolo sulla difficoltà degli autori emergenti di far conoscere le loro opere, ho avuto tantissimi messaggi che confermano quello che ho scritto. "Il settore è in crisi..." è la risposta più gettonata, e, come spesso accade ultimamente, la parola "crisi" viene usata non solo per la realtà della situazione, ma anche come scusa per proporre situazioni veramente assurde. Cosa fare allora? Abbiamo appurato che, vedere pubblicato il proprio libro, è una grande soddisfazione; poi se il libro riesce anche a vendere allora siamo a cavallo. Non ci rimane altro che, fare il nostro personale piano marketing e, armandoci di buon coraggio, seguirlo alla lettera giornalmente facendo regolarmente dei check sulle vendite. Oggi la rete offre molti servizi di stampa e distribuzione previo ordine. Occorre affidarsi al servizio che risponde meglio alle proprie esigenze; scegliere il formato da adottare, se libro cartaceo, o Ebook, e procedere alla pubblicazione. Forum, social network, Youtube, WebRadio e tanta costanza faranno il tutto. Una volta che si riuscirà a far conoscere il proprio libro, e le vendite iniziano ad essere considerevoli, allora andremo a bussare alla porta di qualche editore, e avremo la possibilità di non essere più trattati come il signor "nessuno". Facciamoci forza e lottiamo affinchè i nostri sogni possono realizzarsi.

Io metto a disposizione il mio Blog per recensire libri e pubblicizzarne il contenuto. 

Buona scrittura!

Mau

lunedì 26 novembre 2012

Operazione "Scrivi per un bambino... Lui ha bisogno di te!"


Sto organizzando una operazione benefica a favore dei bambini africani e, precisamente nei confronti dell'Organizzazione Umanitaria  "Invisible children". Invito tutti i scrittori che vorranno partecipare al progetto, di contattarmi in email all'indirizzo mau.dreamwriter@gmail.com per maggiori info.

Vorrei realizzare un libro di micro racconti, con la partecipazione di più scrittori, emergenti e non; pubblicarlo e donare il ricavato dalle vendite in beneficenza.
Che ne dite?

Mau

venerdì 23 novembre 2012

Scrittore: lavoro o passione?

Scrivere è una delle emozioni più belle che abbia mai provato. Sono arrivato alla scrittura in tarda età, ma scoprire di riuscire ad emozionarmi scrivendo un libro, è stata una bellissima sensazione. L'arte è sempre stata la cornice della mia vita, sin da quando, dall'età di 6 anni, iniziai a studiare musica. Poi, le vicissitudini della vita, mi hanno portato a fare un lavoro completamente differente e, oggi che ho preso gusto nello scrivere, mi sono posto la fatidica domanda:  si riesce a vivere scrivendo? Girovagando tra i vari forum, blog e social network, ho notato che, tutto il popolo degli "scrittori emergenti"canta lo stesso ritornello... "cosa fare per promuovere i nostri libri?" Ergo, molto difficile vivere per uno scrittore in erba se non si ha la possibilità di investire forti somme di denaro per la promozione e la distribuzione delle loro opere. Sempre la solita tarantella all'italiana. Il settore è in crisi e, gli editori, non investono più in autori sconosciuti. Magari non lo facevano nemmeno prima, ma arrivare al punto di chiedere l'acquisto obbligatorio di un numero, a volte elevato, di copie agli stessi autori per poter pubblicare il loro libro, rasenta lo scandalo. Ho letto di racconti incredibili. Tanto incredibili che sono veri. Case editrici che, invece di stornare i compensi in denaro lo fanno in libri. Allora mi chiedo: perché io devo andare in libreria e vedere sugli scaffali, libri di calciatori, senza fare nomi, che hanno una pubblicità incredibile, e non vedere un romanzo di un giovane autore che passa intere giornate cercando di farsi conoscere. Ovviamente i libri, come tante cose nel mercato italiano, si vendono per "riprova sociale". Avete notato che, quando arrivate ad una fermata della metropolitana, e non sapete dove andare per raggiungere l'uscita, la prima cosa che fate è seguire la massa?  Ecco così si vendono i libri. Come un branco di pecoroni andiamo a comprane le cose che ci vengono propinate dai media senza capire se quel libro possa realmente donarci qualcosa.  E di autori emergenti bravi ce ne sono molti. E non tutti hanno anche le capacità manageriali di promuovere le loro opere. Già è faticoso, tirare fuori dalle proprie emozioni, dalla propria fantasia un bel libro, poi una volta finito, devi fare i conti con il problema della distribuzione. Mi rivolgo ai semplici lettori; avete mai pensato cosa c'è dietro la realizzazione di un libro? Nottate di lavoro, giornate perse a correggere le bozze, rimettere a posto i capitoli. Un libro che spesso non finisce mai. Un libro che gode di vita propria e ogni volta che lo rileggi vorresti aggiungere un passaggio, una sfumatura, un sapore od un odore nuovo. Tutto davanti ad un PC che diventa il tuo compagno insostituibile. Camminare per le strade della tua città e immaginare quello che la notte successiva scriverai. Insomma il sublime della tua emozione. Poi tutto diventa commercio. Ho letto, in questi giorni, un commento su un social network di uno scrittore che inneggiava alla distribuzione gratuita della propria opera. Molto bello e lodevole, ma per uno che ha deciso di fare lo scrittore, anche per vivere, diventa un controsenso. E poi perché non dirlo; è una soddisfazione vedere il proprio libro pubblicato. Sapere che vende e che tutti sono entusiasti di quello che sei riuscito a fare. Oppure sono io che sono fuori strada? E se sono fuori strada, perché all'ora il coro di insoddisfazione degli scrittori emergenti è unanime?  Dopo aver concluso il mio libro, non sapevo realmente cosa fare, e mi sono consigliato con colleghi trovati nei forum dedicati. Ho deciso di pubblicare attraverso i servizi messi a disposizione della rete; quelli che ti offrono la possibilità di essere presente nei maggiori store on line, e nelle librerie fisiche con acquisto tramite prenotazione. Il resto? Te lo fai da solo. Scrivi il tuo blog. Inizi a crearti la tua immagine, cerchi di farti conoscere; fai interviste in web radio, e prepari le presentazioni nelle  librerie che ti offrono il servizio. Ma scordati di vedere il tuo libro bello in mostra sugli scaffali. Questa situazione è lo specchio della cultura italiana. Non ci hanno abituato a leggere, non ci hanno abituato a imparare una lingua straniera, non ci hanno abituato a ragionare. Un popolo che ancora oggi, con la crisi economica che si è abbattuta sul paese, vede ancora la politica come il derby di due squadre di calcio; il tifoso di una, non diventerebbe mai tifoso dell'altra. Risultato; le stesse facce...sempre. Con questo articolo, apro le porte del mio blog a tutti gli artisti emergenti che vorranno collaborare per condividere recensioni, interviste, pensieri ed esperienze. Chi volesse contattarmi lo può fare al mio indirizzo email mau.dreamwriter@gmail.com


Scrivere è emozione, scrivere è armonia, scrivere è...VITA!

Mau DreamWriter

giovedì 22 novembre 2012

La personalità...

Cosa ci rende unici. Vi siete mai fatti questa domanda? Cosa c'è in noi che ci rende diversi dagli altri? Quando guardiamo un'altra persona, come ci rendiamo conto che siamo un'altra cosa? Sono talmente banali queste domande, ma rispondere è veramente cosa ardua. Io ci stavo pensando in questi giorni, guardandomi intorno nella città in cui vivo: Tallinn. Ovviamente quando ti guardi intorno in una città straniera, le risposte sono più semplici; intervengono diversità culturali, tradizionali, religiose, ma anche qui, ci si rende conto che ogni uomo (inteso come genere umano ha la sua unicità). Allora ho cercato di approfondire l'argomento per potermi dare una risposta. La parola che più si avvicina a questa diversità è: Personalità. La nostra personalità ci rende unici. Da dove nasce? Nasce da quando siamo bambini, da quando i nostri genitori, i nostri educatori, i nostri insegnanti, ci conducono alla scoperta della nostra mappa mentale. Ci formiamo già dai primi giorni di vita e, inconsapevolmente, costruiamo giorno per giorno la nostra personalità. Quindi, oserei dire, che questa è il risultato di eventi esterni che, elaboriamo in noi, e che segnano i principi del nostro comportamento. Qui si apre uno scenario immenso. Da qui partono i processi che ci porteranno ad essere unici, ma nello stesso tempo formeranno, quello che noi definiamo "carattere". La nostra capacità di elaborare gli input esterni, non sempre è forte da poter cancellare ciò che non riteniamo valido; spesso invece ci induce a vivere la nostra vita secondo schemi che non condividiamo ma che, per mancanza della famosa "forza di carattere", ci portano a fare delle scelte che ci rendono la vita infelice. Spesso sentiamo di essere il prodotto della volontà altrui. Riesce difficile poi rimettersi sul proprio binario, ma ne sentiamo la necessità. Proprio ieri parlavo con un amico fraterno che, con molta veemenza, mi raccontava delle vicende della sua vita, e della forza caratteriale che ha dovuto usare per rimettere tutto sul binario congeniale. Quante storie conosciamo di persone allo sbando per mancanza di personalità? E quante volte ci siamo resi conto che quelle persone sono infelici perchè non riescono ad esprimere realmente loro stessi? Io sto facendo un check della mia personalità, o meglio sto cercando di capire se sono felice o meno. Se le scelte fatte sono giuste o sbagliate, o meglio, conformi alla mia personalità. Scrivendo il mio primo romanzo ho iniziato a fare questo percorso. E' stata dura ma alla fine i risultati si stanno vedendo e la vita interiore scorre più serena.... Chiudo questo post con una sola frase: L'essere unico ti da la libertà...

Mau DreamWriter

mercoledì 21 novembre 2012

La notte

La notte è buia. Ma la notte spesso ha una luce così forte che potrebbe illuminare uno stadio. La vera luce è quella che hai dentro alla mente, dentro di te. Quando accendi l'interruttore della tua positività, non esiste notte tanto buia da non illuminare i tuoi pensieri. La notte è buia, ma la notte accende miracolosamente i tuoi pensieri. Ti porta a pensare, a sognare, a sorridere, e a piangere. Ma ti avvolge calda nel suo silenzio, nel suo calore. Davanti a me in questa notte bellissima il mare. I miei pensieri si perdono silenziosi nel blu scuro della sua immagine. Ti adoro notte, adoro il tuo essere, la tua personalità; ed è proprio in questa notte che ho deciso di sorridere alla mia vita... Buonanotte notte!

Mau DreamWriter

lunedì 12 novembre 2012

Offerta Lancio "I PALAZZI MI GUARDANO"

Buongiorno miei lettori, volevo annunciarvi che, in accordo con il mio editore, abbiamo deciso di offrire per soli 7 giorni, ed in formato Ebook, I PALAZZI MI GUARDANO,  a soli 5 Euro. Gli amanti degli ebook ne possono approfittare :-)


Offerta Ebook 5 €



giovedì 8 novembre 2012

Intervista su RADIOMAYA77

Ieri sono stato ospite su RADIOMAYA77, e ho avuto modo di presentare il mio romanzo "I PALAZZI MI GUARDANO"

Per chi volesse ascoltare la registrazione può farlo al seguente indirizzo internet

Perchè...

Michele camminava per le strade della città vecchia senza una destinazione precisa; i suoi occhi guardavano senza vedere. Una giornata di solitudine sotto un cielo denso di nuvole. Era rimasto solo; si era guardato intorno e non aveva trovato nessuno. Piano piano i suoi amici non c'erano più. Le serate passate insieme, le discussioni, le cene a base di pizza e birra, stavano diventando un ricordo lontano. ma perchè la vita ti fa affezionare alle persone e poi te le toglie? Non riusciva darsi una spiegazione a tanta tristezza, ma nel suo cuore lo sapeva. Gli amici erano importanti per lui. Per lui che aveva scelto di vivere in quel lontano paese del Nord Europa. Si fermò davanti a quel posto. Quel posto che aveva segnato i loro giorni migliori. Ora vedeva solo una vetrina senza vita. Un immagine riflessa su un vetro anonimo. Si avvicinò come fa un bambino per scrutarne l'interno. Nulla. Un luogo senza respiro. Un condottiero che aveva gettato definitivamente le armi. Eppure, tante volte, c'era stata vita, su quei tavoli. Lui che si era anche messo a lavorare servendo a quei tavoli e divertendosi con una lingua a lui sconosciuta ma con un suono gradevole. Era convinto che doveva ricominciare di nuovo. Nuove amicizie, nuova vita. ma l'inverno inesorabile era alle porte; e l'inverno in quel paese si faceva sentire veramente. Proprio lui, quel lui che oggi avrebbe abbandonato la nave, glielo aveva detto molte volte. Gli aveva detto che sarebbero state molte le persone che avrebbe incontrato. Molti sarebbero passati come meteore. ma non pensava di stare così male al pensiero di perdere una persona veramente vicina. Girò le spalle, si incammino verso casa, e si accorse che una gelida lacrima scendeva lentamente sulla sua guancia... Mi mancherai amico mio!

martedì 6 novembre 2012

I PALAZZI MI GUARDANO

Finalmente da oggi il mio Romanzo "I PALAZZI MI GUARDANO" è stato pubblicato. Potrete ordinare la vostra copia direttamente al link qui sotto:

I PALAZZI MI GUARDANO


venerdì 2 novembre 2012

2 Novembre...

Oggi il cielo è grigio; grigio con nuvole piene di pioggia pronte a cadere sulla nostra giornata. Oggi è un giorno particolare. oggi ricordiamo chi non è più vicino a noi; un genitore, un fratello, una sorella, un parente stretto, un amico, che la vita ci ha portato via. E ci siamo sentiti soli. Ci siamo sentiti abbandonati; inermi all'affrontare l'unica certezza davanti a noi. oggi voglio chiudere gli occhi e pensare ai visi sorridenti delle persone che abbiamo amato e che tutti speriamo  ci guardano da un'altra dimensione; noi speriamo che veramente ci guardano dal cielo. Non ne siamo sicuri ma vogliamo crederlo. Serve credere a qualcosa di inspiegabile; è l'unica cosa che ci giustifica irrazionalmente la morte. Il mio pensiero oggi è per voi; ricordo il tuo sorriso Annamaria, mia dolce cugina. La vita mi ha tolto troppo presto la gioia di condividere con te le mie gioie e i miei dolori. Tu, che a 17 anni mi hai lasciato solo. E lo hai fatto in un modo così violento. ma sei andata via con il tuo sorriso. Quel sorriso oggi è accanto a me. E tu Maurizio; amico vero di tante serate divertenti in discoteca. La tua cravatta blu a pallini bianche che ti aveva fatto "vincere" il soprannome di Pallino. Tu così spensierato. Tu così generoso. Tu amico vero delle nostre nottate passare davanti ad una birra a parlare delle nostre vite. E quel pomeriggio sei venuto da me a dirmi che ti saresti sposato con la donna che amavi. Non ti ho visto più. I tuoi occhi pieni di luce si sono spenti il giorno dopo e nessuno sa il perchè. Mia hai lasciato solo anche tu. Ma sei in me, nei miei pensieri, nelle mie preghiere. Dedico a tutti voi questa mia giornata di pioggia interiore. Dedico a voi la pioggia che scende lentamente al di fuori della mia finestra, quasi a dire..."piangiamo insieme". Vi ho voluto bene...vi voglio bene! Grazie per tutti i momenti indimenticabili passati insieme.

Mau!

lunedì 29 ottobre 2012

L'importanza di un SMS

L'importanza di un SMS; lo aspetta una madre per sapere se il figlio è arrivato a destinazione; lo attende l'innamorato per sentire la vicinanza della sua donna; lo mandiamo per disdire un appuntamento; lo riceviamo per un appuntamento disdetto; scriviamo "ti amo" su un sms; Vorremmo leggere "ti amo" su un sms; usiamo le faccine per esprimere i nostri sentimenti su un sms; auguriamo un buon compleanno, un buon onomastico, un buon Natale e un felice anno nuovo con un sms. Oggi tutto viaggia con gli sms. ma una cosa non riusciremo mai a trasmetterla con un sms... l'abbraccio di una persona cara!
Buona notte amici          Mau!

Un sabato amico...

Passeggiavi per le vie della città. I tuoi passi erano piccoli e attenti; il ghiaccio, come uno specchio, scivolava sotto i piedi. Una notte di neve aveva imbiancato le vie di quel borgo antico che ospitava i tuoi respiri. Pochi metri ti separavano dal tuo amico. Avevate deciso di passare il Sabato insieme in quel locale dove vi siete conosciuti, ma che ormai apparteneva quasi al passato. Da li a poco, sarebbe partito. Sarebbe tornato nel suo paese. La vita ti fa affezionare a delle persone che vedi entrare nella tua mente, e poi, le vicende di quella stessa vita, te le portano lontano. Come quando da bambino sei in vacanza, e conosci nuove persone con la consapevolezza che, al 31 agosto, tutto sarebbe tornato come prima. Ma ora non sei più bambino, e vuoi con forza mantenere il rapporto creato con lui. Con lui hai parlato, ti sei confidato, hai ascoltato le sue storie, hai condiviso i tuoi momenti bui e le tue risate, con una semplicità disarmante. Una telefonata e via... passare la serata insieme davanti ad una pizza e una birra. Quel sabato lo volevi; volevi condividere la giornata con il tuo amico. Immaginavi il divertimento della giornata; lui in cucina e tu a servire ai tavoli. Un gioco; così immaginavi quel sabato. Le ore sono passate veloci e, tra una pizza e l'altra, avete anche trovato il tempo di mangiarvi una ricca "puttanesca".
E poi? Come ogni volta accade con una persona a cui vuoi bene, tutto rimane normale, ed è facile dirsi..."ci vediamo domani". Ma sei cosciente che, ogni domani che passa, farà arrivare velocemente quella data che segnerà l'allontanarsi di quell'amico che ha segnato le tue più belle giornate in questo bellissimo paese del Nord Europa. Questa è la vita, questo è quel dono stupendo che abbiamo gratuitamente con noi, Il coraggio, la forza di emozionarci, di condividere, di sentirsi parte di una persona. L'amicizia è una cosa da non sottovalutare mai, è quella forza che ci rende migliori. Non posso che non ringraziarti per tutti i momenti vissuti in questi mesi, e quello che posso augurarti è di trovare quella serenità che da tempo cerchi e che, con le lacrime agli occhi, ci siamo detti moltissime volte...
Sei una grande persona, non lo dimenticare mai!

Mau!

sabato 27 ottobre 2012

Buongiorno

Buongiorno amici e buon week end. Questo è il fine settimana del ritorno all'ora solare... È definitivamente iniziato l'inverno. Cosa faremo di bello quest'inverno? Io ho deciso che scriverò il mio secondo romanzo e voi? Attendo commenti...
LIFE is beautiful

Mau

giovedì 25 ottobre 2012

La perdita dei valori...

Sono le 23.45, e sono seduto davanti al mio MacBook con la voglia di scrivere qualcosa. Capita spesso che ho voglia di scrivere e non so quale argomento trattare. Molte le idee che mi frullano in testa. Ogni giorno quando cammino per strada, sento parlare le persone intorno a me, osservo i movimenti di una città che vive intorno a me e, che farebbe le stesse cose anche se io non fossi presente. Avete provato mai ad immaginare il mondo di una persona che incrociate sul vostro cammino. Osservate il movimento del suo copro quando cammina, dove guardano i suoi occhi; cosa starà pensando in quel preciso momento? Alla sua donna? Al suo uomo? Alle bollette da pagare o a come investire i suoi soldi... alla sua serenità o ai sui problemi? Un mondo dentro una mente... un mondo che non conosciamo; moltiplichiamo il tutto per tutte le menti presenti intorno a noi. Meraviglioso! Una immensa energia prodotta dai pensieri, una energia positiva e una energia negativa. Oggi mi sono trovato ad ascoltare il dialogo tra il proprietario di una attività commerciale, e il gestore della stessa. Non riuscivo a capire dove voleva andare a parare il discorso. Da una parte, il titolare, in debito con il gestore dall'altra, il gestore, in credito di stipendi maturati e non incassati. Mi rabbrividiva ascoltare la totale sufficienza con cui si tentava di coinvolgere il gestore nel rischio d'impresa. Discorsi del tipo "Ma lo sai che in questi giorni dobbiamo sborsare circa 14.000 euro?" E allora? Ma veramente siamo arrivati al punto che i valori, gli sforzi di chi lavora vengono assolutamente ignorati a causa del denaro? Non potevo credere alle mie orecchie, eppure una situazione talmente chiara stava diventando una problematica insopportabile. Non posso però non evidenziare l'assoluta signorilità dimostrata dal gestore in una siffatta argomentazione. Questo, se da un lato mi fa piacere e mi spinge ancora a credere nei valori e nell'educazione delle persone, dall'altro mi fa alquanto incazzare per l'arroganza di chi vorrebbe attraverso i soldi comprare tutto... anche la dignità delle persone. Oggi più che mai sono sicuro che la forza della propria sensibilità, la forza della propria correttezza, alla fine premia sempre. E' vero magari il premio lo avrai alla lunga, ma vuoi mettere il guardarsi allo specchio e vedere una persona a cui volere bene...nonostante tutto?

Mau

Mi presento al Gruppo Facebook "I PALAZZI MI GUARDANO"

Gruppo Facebook

Mau

Benvenuti..,

Benvenuti!!

Sono sempre stato un amante della scrittura. Ho gestito per anni un mio blog con ottimi risultati, ma dopo alcune noie tecniche ho perso tutti i post pubblicati. Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quel momento, ma dopo essermi buttato a capofitto nella stesura del mio primo romanzo, ho deciso di riaprire anche questa meravigliosa vetrina che è il Blog. Pubblicherò, come sempre, post che rappresentano le mie emozioni e le mie sensazione, e, come accadeva nel precedente blog, tutti i lettori commentavano e si scambiavano idee ed esperienze. Cosa dire... buona lettura a tutti!!!

Mau

I Palazzi mi Guardano